LA DEMENZA

Non è una novità che il numero delle persone con demenza stia crescendo rapidamente, non solo nei paesi che sono rappresentati in questo progetto, ma in tutta l’Europa e in tutto il mondo.

Le persone vivono più a lungo e questa è la principale causa della crescita del numero di persone con demenza.

Nel mondo, ci sono circa 50 milioni di persone con demenza, e circa il 60% di questi vive in paesi a reddito medio-basso. Ogni anno, ci sono circa 10 milioni di nuovi casi. La proporzione della popolazione sopra i 60 anni di età con demenza in questo momento è stimata da 5 a 8 ogni 100 persone. Il numero totale di persone con demenza è destinato a crescere fino a 82 milioni nel 2030 e a 152 milioni nel 2050. La maggior parte di questo incremento è attribuita al numero crescente di persone che vivono in paesi a reddito medio-basso.

Ci sono più di 7 milioni di europei con demenze di vario tipo. Tra queste, la malattia di Alzheimer è la forma più commune. Entro il 2050 ci saranno approssimativamente 18.66 milioni di europei con demenza (Fonte: OMS).

Nel futuro il numero di persone con demenza è destinato a crescere e, con esso, l’impatto socio-economico della malattia.

A causa della loro ampia diffusione e del loro profondo impatto sulla società, la malattia di Alzheimer e le altre demenze sono ormai una priorità sanitaria negli stati membri dell’Unione Europea.

Molti stati europei sono consapevoli della sfida che dovranno affrontare e hanno di conseguenza promosso piani nazionali sulla demenza con numerose iniziative da implementare, che possono comprendere, nei paesi con maggiori risorse, anche lo sviluppo di nuove tecnologie da utilizzare nella cura e assistenza. Nonostante l’impegno nella ricerca, il miglioramento delle conoscenze, la consapevolezza acquisita e le risorse economiche investite, il tema della demenza non sembra ancora avere la priorità all’interno dei percorsi formativi rivolti al personale socio-sanitario e socio-assistenziale negli Stati europei.

DESTINATARI

I destinatari delle attività di questo progetto sono:

  • Formatori e insegnanti nel settore dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali
  • Studenti in corsi di studio rivolti alla formazione delle professioni socio-sanitarie e socio-assistenziali
  • Operatori socio-sanitari e socio-assistenziali
  • Politici, dirigenti pubblici e in generale tutti coloro che prendono decisioni nel campo della formazione

Oltre a questi, anche i familiari delle persone con demenza potranno beneficiare dei risultati del progetto.
II beneficiario finale è ovviamente la persona con demenza.

OBIETTIVI

Gli obiettivi del progetto DEAL sono:
• Migliorare le competenze dei docenti che formano gli operatori sul tema della demenza
• Migliorare le competenze degli operatori sulla demenza. Questo implica non solo acquisire nuove conoscenze, ma anche ripensare l’approccio verso l’assistenza alle persone con demenza
• Estendere e qualificare la collaborazione tra le agenzie formative e le organizzazioni che forniscono servizi socio-sanitari e socio-assistenziali
• Potenziare la qualità dell’assistenza rivolta alle persone con demenza, un’area del campo assistenziale dagli standard ancora bassi.
• Rendere il lavoro di cura, verso le persone con demenza ed in generale, più attrattivo e facilitare quindi la ricerca ed assunzione di nuovi operatori
• Fornire suggerimenti e raccomandazioni a coloro che prendono decisioni nel campo della formazione degli operatori.

Nonostante i dati riportati sopra, in molti paesi europei tra cui l’Italia, non viene data ancora priorità al tema della demenza all’interno dei percorsi formativi rivolti alle professioni assistenziali.

SOLO IN EUROPA?

Questo progetto verrà esportato a livello internazionale perché vogliamo scambiare esperienze e buone pratiche sulle differenti modalità con cui viene fornita assistenza alle persone con demenza nei diversi paesi.
Che cosa possiamo imparare gli uni dagli altri relativamente all’assistenza, alla riabilitazione e, ultimo ma non meno importante, all’approccio alla cura? Come possiamo riconoscere le procedure e le pratiche dagli altri paesi che possono aiutarci a migliorare? Come possiamo sviluppare nuove proposte insieme? Questo è quello che ci proponiamo di scoprire con il progetto DEAL.