La distribuzione delle diverse categorie di demenza in Italia.
La figura mostra la distribuzione di diverse forme di demenza in Italia: il 55% ha la malattia di Alzheimer, il 25% ha la demenza vascolare, il 9% una combinazione di Alzheimer e demenza vascolare, il 9% ha altri tipi di demenza (demenza a corpi di Lewy, demenza frontotemporale, Parkinson con demenza ecc). (dati Associazione per la Ricerca sulle Demenze Onlus)
La progressione della malattia dipende dalla causa della malattia. La maggior parte delle demenze sono disturbi progressivi che non possono essere curati. Il decorso può variare da un anno a diversi decenni. Le demenze non sono generalmente ereditarie. Nella malattia di Alzheimer, solo il 2-3% dei casi è direttamente dovuto all’ereditarietà. La ragione per gli altri casi di Alzheimer è più incerta.
La demenza frontotemporale è il nome comune per un gruppo di malattie relativamente rare, che rappresentano solo una piccola percentuale (5%-10%) del numero totale di demenze. La demenza frontotemporale ha più spesso una causa ereditaria, infatti fino al 40% dei casi è geneticamente determinata.
La possibilità di trattamento varia a seconda di quale sia la malattia principale. La consulenza e l’assistenza pratica, la cura e il supporto da parte di familiari o caregiver sono elementi importanti del trattamento. Inoltre, dagli anni ’90 i medici sono stati in grado di prescrivere farmaci che riducono temporaneamente i sintomi, ad esempio nel caso della malattia di Alzheimer. Nella demenza vascolare, che può essere dovuta a coaguli di sangue nel cervello, il trattamento mira a prevenire la formazione di coaguli. Alcune malattie possono essere curate, quali ad esempio i disturbi metabolici, la depressione, gli effetti collaterali o l’uso improprio di medicinali. Pertanto, è importante chiarire la causa dei sintomi e diagnosticare il prima possibile.