L’espressione Burnout apparve nel gergo sportivo negli anni ’30 per indicare l’incapacità di un atleta, dopo ripetuti successi, di ottenere ulteriori risultati positivi e/o di mantenere quelli acquisiti.
È stato introdotto per la prima volta nel campo dell’aiuto ai professionisti con lo studio della psicologa Herbert Freudenberger nel 1974, ma fu solo nel 1975 che la psichiatra americana Christine Maslach, durante una conferenza, usò questo termine per definire “una sindrome caratterizzata da stanchezza emotiva, depersonalizzazione e riduzione di abilità personali “, identificando così il burnout con una specifica malattia professionale. Da allora, il burnout è stato affrontato soprattutto con riferimento al “aiutare i professionisti” nel campo socio-psico-sanitario: medici, infermieri, operatori sanitari, psicologi e tutte quelle persone che si occupano di assistenza o che sono quotidianamente a contatto con la sofferenza.
Dopo decenni di studi, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riconosciuto lo stress da lavoro come una sindrome e ha fornito linee guida per la diagnosi. Con l’inclusione del burnout nella vasta lista di disturbi medici, aggiornata di anno in anno, questo tipo di disturbo è stato classificato come un “problema associato alla professione”. Sintomi come “esaurimento sul posto di lavoro”, “cinismo, isolamento o in generale sentimenti negativi” e “ridotta efficacia professionale” sottolineano chiaramente le conseguenze che questo disturbo ha sulla persona e sui pazienti.
L’inizio della sindrome generalmente segue quattro fasi:
Va tenuto presente che il burn-out differisce dallo stress, che può eventualmente essere un fattore che contribuisce a varie forme di nevrosi, in quanto non è un disturbo della personalità ma una malattia associata al ruolo lavorativo. Inoltre, va sottolineato che il burn-out non è affatto un problema personale che riguarda solo le persone colpite, ma è una “malattia” contagiosa che si diffonde dagli utenti al team, da un membro del team a un membro del team e dal team agli utenti. Pertanto, riguarda l’intera organizzazione.