Come prevenire stress e burnout nell’ambiente di lavoro

Molte strutture sanitarie e di assistenza stanno cercando di attuare e migliorare il benessere organizzativo dei propri lavoratori al fine di favorire la qualità delle relazioni paziente-operatore e ridurre i fattori di stress e di esaurimento.

Esistono diversi modi in cui il benessere organizzativo può essere misurato e valutato. Alcuni modi sono più “qualitativi” e includono interviste o focus group. Altri strumenti sono più quantitativi, come il Multidimensional Organizational Health Questionnaire (MOHQ) (Avallone and Paplomatas, 2005). Questo questionario rivela la percezione degli operatori in merito alla salute organizzativa rispetto alle seguenti dimensioni:

 

  • Comfort
  • Percezione dell’efficienza
  • Percezione dei dirigenti
  • Percezione dei colleghi
  • Percezione dell’equità organizzativa
  • Sicurezza
  • Prevenzione
  • Apertura all’innovazione
  • Indicatori positivi
  • Approvazione
  • Percezione del conflitto
  • Percezione dello stress
  • Fatica
  • Isolamento
  • Disturbi psicosomatici
  • Indicatori negativi.

 

“Misurare” la salute organizzativa delle case di cura (o luoghi di lavoro simili) è il primo passo verso l’implementazione di strategie di prevenzione che migliorano il gruppo di lavoro e il rapporto con il residente, migliorando così la qualità delle cure e prevenendo l’insorgenza di stress e burnout.

 

Esistono diverse strategie che possono essere adottate; possono essere raggruppate in quattro categorie:

 

1 – Strategie educative.

Includono:

  • tutoraggio per i nuovi lavoratori
  • formazione costante
  • riqualificazione professionale (ad esempio quando un lavoratore ritorna al lavoro dopo un lungo congedo)
  • supervisione che può essere tecnica (ad es. per quanto riguarda le procedure operative) o psicologica (per quanto riguarda i sentimenti del lavoratore nei confronti del proprio lavoro, delle sue difficoltà, paure, ecc.).

 

2 – Strategie comunicative

Includono:

  • Attività di team building, che hanno lo scopo di rafforzare l’identità ovvero:
    -la missione aziendale e condivisione della visione (Conosciamo i valori e gli obiettivi dell’azienda per cui lavoriamo? Come ci sentiamo verso di loro? Ce ne sentiamo parte?)
    -il senso di collaborazione e motivazione del team (cosa siamo bravi a fare? quali sono le nostre difficoltà? come possiamo superarle?)
  • Condivisione delle informazioni (istruzioni, procedure, ecc.)

 

3 – Strategie organizzative

Includono:

  • Pianificazione della forza lavoro aziendale (quanti lavoratori, con quale livello e competenze, che tipo di contratti, ovvero lavori part-time o full-time, ecc.)
  • Gestione delle risorse umane (come i lavoratori vengono selezionati, introdotti sul posto di lavoro, formati, valutati, migliorati, ecc.)
  • Gestione del tempo (turni, pause ecc.)

 

4 – Equilibrio tra vita professionale e vita privata e strategie di welfare aziendale:

Includono:

  • Vantaggi di vario genere;
  • strategie per risparmiare tempo
  • strategie di riduzione dei costi, ecc.

 

Sebbene sia spesso la direzione aziendale a decidere quale di queste strategie (se presenti) adottare, il loro successo dipende dallo sforzo di tutto il personale, soprattutto quando parliamo di comunicazione sul posto di lavoro e all’interno di un team.