Molte strutture sanitarie e di assistenza stanno cercando di attuare e migliorare il benessere organizzativo dei propri lavoratori al fine di favorire la qualità delle relazioni paziente-operatore e ridurre i fattori di stress e di esaurimento.
Esistono diversi modi in cui il benessere organizzativo può essere misurato e valutato. Alcuni modi sono più “qualitativi” e includono interviste o focus group. Altri strumenti sono più quantitativi, come il Multidimensional Organizational Health Questionnaire (MOHQ) (Avallone and Paplomatas, 2005). Questo questionario rivela la percezione degli operatori in merito alla salute organizzativa rispetto alle seguenti dimensioni:
“Misurare” la salute organizzativa delle case di cura (o luoghi di lavoro simili) è il primo passo verso l’implementazione di strategie di prevenzione che migliorano il gruppo di lavoro e il rapporto con il residente, migliorando così la qualità delle cure e prevenendo l’insorgenza di stress e burnout.
Esistono diverse strategie che possono essere adottate; possono essere raggruppate in quattro categorie:
1 – Strategie educative.
Includono:
2 – Strategie comunicative
Includono:
3 – Strategie organizzative
Includono:
4 – Equilibrio tra vita professionale e vita privata e strategie di welfare aziendale:
Includono:
Sebbene sia spesso la direzione aziendale a decidere quale di queste strategie (se presenti) adottare, il loro successo dipende dallo sforzo di tutto il personale, soprattutto quando parliamo di comunicazione sul posto di lavoro e all’interno di un team.